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Una strana concordanza di piattaforme tra le osservazioni dei favorevoli e dei contrari alla neutralità della rete* ha insospettito gli analisti sulla presenza di bot: i commenti in massa erano tutti anti neutralità della rete

La discussione si fa interessante: peccato che sia portata avanti da bot. Secondo alcuni ricercatori, il movimento di commenti sottoposti alla Federal Communications Commission in merito al dibattito sulla net neutrality è stato, per un buon 80%, condotto da bot. Si parla di 22 milioni di commenti: per gli analisti della Gravwell, solo 17,4% era stato scritto da utenti unici in carne e ossa.
Panorama: l’amministrazione Trump sta cercando di tornare indietro sulle leggi firmate in era Obama. A gennaio Donald Trump ha nominato presidente della FCC Ajit Pai, notoriamente contrario alla neutralità della rete, iniziando il processo di smantellamento delle norme vigenti a maggio. Da qui, l’invito al pubblico a presentare le proprie osservazioni nel corso dell’estate.
Ciò che da subito ha destato sospetto nei ricercatori è che più di un milione di commenti rilasciati online a luglio fossero correlati ad account email usati per creare account su Pornhub. A far alzare loro definitivamente le antenne poi, è stata una strana differenza nella tipologia di commento.
Chi si è rivolto direttamente al sito della FCC aveva tendenzialmente una posizione favorevole alla net neutrality, mentre chi aveva sfruttato in massa la piattaforma messa a disposizione dallo stesso regolatore per la discussione specifica era, in quota schiacciante, anti neutralità. Corey Thuen, a capo della ricerca, ha sottolineato: “Notando una chiara differenza di opinione tra le osservazioni inviate in massa rispetto a quelle che sono state fornite tramite la pagina di FCC, siamo stati costretti a concludere che o la natura del metodo di presentazione avesse qualche correlazione diretta con l’opinione politica, o che qualcuno stesse mentendo online”.
 
*La neutralità della rete, o net netraulity, è il principio giuridico secondo il quale gli Internet service providers dovrebbero trattare tutti i dati in maniera uguale, senza operare discriminazioni o variazioni di prezzo in base all’utente, il contenuto, il sito, la piattaforma, l’applicazione e altri fattori. Per molti la net neutrality è la caratteristica fondante di Internet, ciò che rende il web un luogo libero e aperto a tutti. Ad aprile 2014 la Federal Communications Commission, l’authority statunitense in materia di telecomunicazioni, ha ipotizzato una nuova regolamentazione che permetterebbe agli Isp di fornire “corsie preferenziali” sulla Rete ai clienti disposti a pagare di più, compromettendo così la neutralità (NdR).

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