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E’ la ricetta dell’eurodeputato Raffaele Baldassarre
Premi di mercato, norme di indirizzo e coinvolgimento delle Piccole e medie imprese. E’ questa la ricetta di Raffaele Baldassarre, Rapporteur per la Responsabilità Sociale d’Impresa al Parlamento Europeo per promuovere e diffondere maggiormente una cultura delle responsabilità sociale d’impresa. Sul tema, spiega all’Adnkronos l’eurodeputato, “l’Unione europea è estremamente attenta”. Basti pensare alla ‘Strategia rinnovata dell’Ue per il periodo 2011-2014 in materia di responsabilità sociale delle imprese’ che ha definito la Csr (Corporate social responsability) “la responsabilità delle imprese per l’impatto sulla società”. Si tratta, spiega Baldassarre, “di una strategia ampia che mira a rendere più consapevoli le imprese del loro ruolo nella società”.
Sulla Csr il dibattito si è concentrato per molto tempo sul tipo di approccio da proporre alle imprese: volontario o obbligatorio? L’approccio “non può essere universalistico anche perché parliamo di settori e aziende che sono diverse. L’approccio dunque deve essere rispettoso di una multidisciplinarietà ma con criteri uniformi”. Secondo Baldassarre “bisogna puntare sullo stimolo e la persuasione. L’approccio deve essere sollecitato da premi di mercato e da norme che vanno in questa direzione. Bisogna stimolare e porre le premesse per una generale osservanza delle norme. Più un’azienda è trasparente tanto più favorisce se stessa sul mercato”.
Le grandi imprese ormai, spiega Baldassarre, “hanno acquisito questo valore. Molto più importante e difficile, invece, riguarda l’approccio alla Csr da parte delle Piccole e medie imprese, che rappresentano il 98% delle imprese europee. L’obiettivo dei prossimi anni deve essere un maggior coinvolgimento delle Pmi che possono svolgere un ruolo fondamentale nella promozione della responsabilità sociale d’impresa proprio per la loro vicinanza con i territori”.
 

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