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Si chiama Q System One, l’ha svelato IBM al CES 2019.


In occasione del CES 2019, che si sta svolgendo in questi giorni a Las Vegas, IBM ha presentato Q System One, il primo computer quantisticoutilizzabile per applicazioni commerciali (ossia che può essere usato da ricercatori e sviluppatori).
Nel realizzarlo, IBM ha tenuto conto sia delle esigenze molto particolari che occorre tenere presente per realizzare un computer quantistico sia dell’estetica.
All’interno di un cubo di vetro a tenuta stagna c’è il cuore del sistema, che potrebbe tranquillamente passare per una sorta di candelabro d’arte moderna: un computer a 50 qubit il cui nucleo, per funzionare, deve essere tenuto alla temperatura costante di 10 milliKelvin (appena al di sopra dello zero assoluto) e al riparo dalle vibrazioni, pena la perdita delle informazioni custodite dai qubit.
La progettazione de cubo è stata affidata allo studio Goppion, di Milano, che l’ha costruito in collaborazione con il Map Project Office e lo Universal Design Studio, entrambe realtà britanniche.
Goppion è l’azienda che ha creato anche la teca che protegge la Gioconda al Louvre e quella che custodisce i Gioielli della Corona inglese a Londra.
Ma ciò che più interessa è la possibilità di adoperare per applicazioni concrete la capacità di calcolo del Q System One.
L’esemplare esposto a Las Vegas, per dire la verità, non è completamente funzionante ma l’obiettivo è mettere a disposizione le funzionalità del sistema tramite un accesso remoto, come accade con le tradizionali risorse dei sistemi di cloud computing.
Sviluppatori e ricercatori potranno quindi utilizzare le peculiari caratteristiche di un computer quantistico dalle proprie postazioni di lavoro.
Qui sotto, il video di presentazione.

IBM quantum

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