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Dal 12 dicembre l’Action Plan italiano sarà online, per la consultazione. E a gennaio l’Italia lo spedirà, prima in Europa, a Bruxelles. La soddisfazione di Danilo FestaUn approccio strategico nei confronti del tema della responsabilità sociale delle imprese. Lo prevede l’Europa, nell’ambito della strategia Europa 2020 e la Commissione aveva invitato gli Stati membri dell’UE a sviluppare entro la fine del 2012 piani nazionali per l’attuazione dei principi guida dell’Onu. L’Italia è pronta. Danilo Festa, direttore generale della Direzione per il Terzo Settore e le Formazioni Sociali presso il ministero del Lavoro, intervistato da Etica News rivela che «a inizio gennaio saremo in grado di presentare a Bruxelles nella versione definitiva» il Piano Nazionale sulla Csr.«Abbiamo fatto qualcosa che prima non esisteva. E saremo tra i primi a consegnarlo in Europa», ha detto con orgoglio. Festa è stato incaricato nel settembre 2011 di realizzare l’Action Plan e dopo questi medi si lavoro dice: «la Csr ha appassionato la mia squadra di lavoro, e anche il Governo».Dal 12 dicembre, anticipa, il documento sarà online sul sito del ministero del Lavoro e su quello dello Sviluppo economico, «in una consultazione in tandem che non si è mai fatta prima». Obiettivo: dare l’opportunità a chiunque di esprimere una valutazione, a partire dal Terzo settore, redigere entro la fine di dicembre con il documento finale e inviarlo a inizio gennaio a Bruxelles. «Occorre capire che la Csr è un modello di competitività. Il consumatore è disposto a spendere di più per una maggiore garanzia di responsabilità sociale», dice Festa.

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