image_pdfVersione PDFimage_printStampa

Intervista a Sergio Costa su GranDesignEtico, il premio che concilia bellezza made in Italy, funzionalità, estetica ed etica dei processi produttivi.
Cos’è GranDesign Etico? Come nasce?
E’ sempre più sentita la necessità di un indirizzo comune nel quale progettare, lavorare e vivere in armonia con se stessi e con l’intero pianeta. Da un lato è riscontrabile un costante aumento dei consumatori attenti e sensibili che esigono prodotti certificati, dall’altro esistono progettisti ed aziende che operano secondo criteri di eticità preservando l’uomo nel suo ambiente e favorendo lo sviluppo economico. Abbiamo immaginato quindi di creare DesignEtico: un punto d’incontro tra progettisti, produttori e consumatori, offrendo  un’opportunità a tutti coloro che sentono il bisogno di operare e di vivere  in armonia verso un futuro sostenibile. DesignEtico accomuna professionisti, aziende, associazioni che hanno cominciato un percorso futuribile teso a migliorare la qualità di vita, abbracciando una filosofia di etica consapevolezza. Una pratica che parte dalla consapevolezza che una soluzione di sviluppo vera e sostenibile non e’ mai una vittoria isolata, ma e’ piuttosto un sistema di soluzioni nel quale si soddisfano tutte le componenti: quella di chi produce, di chi beneficia del prodotto/servizio e dell’ambiente. DesignEtico intende  innescare  processi creativi volti a formulare nuove soluzioni nel rispetto dell’uomo in relazione con se stesso, gli altri uomini e la natura stessa.
Cosa vi differenzia da altri premi e riconoscimenti di settore?
GranDesignEtico è un evento contenitore che nel suo percorso iniziato nel 1993 ha organizzato convegni, seminari, tavole rotonde, mostre di design, di fotografia, d’arte, workshop trasversali, incontri e dibattiti con intellettuali, architetti, designer, manager e docenti, sociologi e filosofi per focalizzare vari aspetti della società contemporanea. Inoltre organizza eventi internazionali che hanno visto la partecipazione di personaggi del mondo del design, dell’arte e della cultura. Il premio molto importante ne è una parte significativa ma non è il solo elemento comunicativo della mission. In ogni caso la differenza del premio GrandesignEtico rispetto agli altri premi si racchiude nella parola ETICA con i suoi parametri di selezione.
Alcune aziende e istituzioni da Voi segnalate in passato?
Molte, e tra esse non poche sono italiane, per fortuna l’Italia – troppo spesso ritenuta fanalino di coda – a invece una sua particolare sensibilità, che man mano si sta sempre più sviluppando: da Alessi a Slow Food, da Ballarini a Coltellerie Berti, da Lavazza a Bonomi. Sul sito www.grandesign.it/ si possono apprezzare il nostro percorso, la nostra storia, e le case-history che abbiamo voluto portare all’attenzione del pubblico
Quali sono i vostri futuri obiettivi?
Ampliare la partecipazione agli eventi per sensibilizzare sempre piu il mondo in cui operiamo nel prendere in esame anche un’altro significativo aspetto : una produzione che salvaguarda l’ambiente offrirebbe anche maggiori opportunità di business
Che mondo sognate?
Un mondo fatto da individui che con consapevolezza ed etica mettono al primo posto il rispetto della persona. Individui che aspirano alla conoscenza e che attraverso l’attività lavorativa ricercano il meglio per l’essere  umano, impegnandosi in prima persona in opere di solidarietà verso le persone meno abbienti e i popoli perseguitati dalla miseria e dalla povertà.

image_pdfVersione PDFimage_printStampa