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Nella splendida cornice di Palazzo Passionei, l’Università di Urbino ha presentato il suo primo bilancio sociale (relativo al 2017).

“Si tratta di uno strumento di rendicontazione, non obbligatorio ma vivamente raccomandato, per dimostrare come l’Ateneo utilizzi le risorse pubbliche,” ha spiegato la professoressa Mara Del Baldo, curatrice del volume assieme ad altri docenti e funzionari.
Uno strumento di trasparenza e comunicazione verso l’esterno,” ha aggiunto il rettore Vilberto Stocchi “per rafforzare il coinvolgimento di studenti, famiglie, aziende, comunità scientifica internazionale.”
Un lavoro complesso di raccolta dati e informazioni, eseguito senza ricorrere ad enti esterni e che verrà aggiornato negli anni e che comprende il bilancio finanziario vero e proprio. Anche su questo fronte, solo buone notizie. Stocchi spiega infatti che, su 70 Università italiane, Urbino è la terza con in conti in ordine. Un dato su tutti: l’indebitamento è sceso allo 0,82% nel 2017. Praticamente niente. Un risultato raggiunto grazie ad una rigorosa politica di contenimento delle spese di gestione, alla razionalizzazione organizzativa ed alla condivisione di obiettivi realistici da parte della governanceaccademica e dell’Amministrazione.

Il progetto della Biblioteca San Girolamo 

Durante la conferenza stampa sono stati inoltre presentati due volumi con splendidi apparati iconografici: “Uniamo prospettive” e“Biblioteca universitaria” che raccontano la storia dell’ateneo urbinate e quella delle sue biblioteche, che custodiscono un patrimonio di oltre 800.000 volumi – 450.000 dei quali verranno ospitati nella nuova biblioteca universitaria che sorgerà nell’antico Convento di San Girolamo.
Nel nuovo polo verranno riunite tutte le biblioteche dell’Area umanistica, ora sparse nelle varie sedi. Grazie agli orari estesi (si prevede l’apertura serale e nei festivi), agli oltre 3.000 mq di sale di lettura, ai due cortili interni e alla caffetteria, la Biblioteca San Girolamo intende aprirsi anche alla città di Urbino e non solo agli studenti, divenendo centro di aggregazione e cultura nel senso più ampio. La biblioteca ideale dell’ateneo ideale, nella città ideale.

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