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I danesi si confermano di nuovo al primo posto della classifica dei popoli più felici. Ma perché? Cos’ha la Danimarca che noi non abbiamo?

Una cosa molto importante, per la quale ogni tanto guardiamo a nord con invidia, è la Work-Life-Balance. Ufficialmente l’orario di lavoro settimanale è di 37 ore, ma una nuova indagine dell’OCSE mostra che il danese medio lavora appena 33 ore circa alla settimana.

Si stacca alle quattro

he corrispondono più o meno alla tipica giornata lavorativa danese dalle otto del mattino fino alle quattro del pomeriggio; e al venerdì si torna a casa ancora prima.
Quasi nessuno fa gli straordinari, che in Danimarca praticamente non esistono. A nessuno verrebbe in mente di restare sul posto di lavoro più a lungo del necessario solo per fare bella figura. Se si andasse negli uffici al pomeriggio tardi, li si troverebbe deserti: ad eccezione del personale in portineria e dell’AD tutti si sono lasciati il lavoro alle spalle.
I datori di lavoro si fidano dei dipendenti. Finché eseguono bene i propri incarichi e svolgono il proprio lavoro in maniera efficiente, possono anche andare a casa in orario.

Anzi, restare più a lungo dà una cattiva impressione

Restare più a lungo solo per fare buona impressione ha un effetto abbastanza negativo e mette in discussione l’efficienza come anche la capacità di gestire il proprio tempo da parte dei dipendenti. Dall’esterno ci si potrebbe chiedere come ci riescano i danesi.
Continuano semplicemente a lavorare da casa? Altrimenti, come si spiega il fato che la Danimarca sia comunque uno degli stati più produttivi dell’UE?
In realtà, praticamente nessun danese continua a lavorare dopo la chiusura. Una volta spento il portatile, resta anche lui spento. Piuttosto, i danesi godono anche di una vita al di là del lavoro.

Considerazione per gli impegni privati e per la famiglia

Dopo il lavoro, si dedicano ai propri hobby, fanno sport o escursioni nella natura scandinava. Ad esempio, è molto diffuso lo stand-up paddle (una variante del surf in cui si sta in piedi sulla tavola e si usa una pagaia per muoversi, ndr). E poi cucinano o trascorrono il tempo con la loro famiglia e i loro amici.
Alcune attività sono persino incluse nel calendario degli impegni lavorativi e vengono rispettate dai colleghi — se il collega deve andare a prendere i figli alle 16, a quell’ora non verrà più fissato alcuna  riunione.
Il giorno dopo, sono tutti di nuovo riposati e rilassati, e la stessa riunione, fatta da persone riposate, sarà probabilmente più veloce. E si sarà più produttivi; infatti, come ha scoperto un’indagine, le persone felici sono più efficienti del 12%.

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